Notiziario Notizie Italia Assicurazione casa: tutelarsi contro il furto, ma non sempre la polizza rimborsa

Assicurazione casa: tutelarsi contro il furto, ma non sempre la polizza rimborsa

9 Luglio 2019 14:22

Sempre più italiani cercano di tutelarsi dai furti accendendo una assicurazione per la casa. Secondo l’analisi di Facile.it, nei primi sei mesi dell’anno la domanda di questo genere di coperture è cresciuta del 5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Ma attenzione perché nonostante si sia stipulata una polizza, questa potrebbe non rimborsare.

Per aiutare i consumatori a destreggiarsi tra esclusioni, franchigie, clausole e massimali, Facile.it ha redatto un breve vademecum.

1) Prezzo: attenzione al massimale
Le polizze contro il furto vengono proposte come garanzie accessorie all’interno di pacchetti assicurativi multi rischio dedicati alla casa e rimborsano l’assicurato in caso di furto in appartamento, sia in relazione ai beni sottratti, sia per gli eventuali danni causati dai ladri. Sono invece esclusi dalla copertura, e richiedono una garanzia apposita, i gioielli e i preziosi, mentre in alcuni casi sono richieste coperture supplementari se si vogliono assicurare opere d’arte e di antiquariato.

Il costo di una polizza casa contro i furti, secondo le simulazioni realizzate da Facile.it, varia tra 2 e 8 euro al mese (con un massimale di 5.000 euro), mentre per la garanzia accessoria che tutela i gioielli e i preziosi, il costo è compreso tra 1 e 3 euro al mese (con un massimale di 2.000 euro).

“Quando si sottoscrive questo genere di polizza è importante considerare che il costo del premio è strettamente legato al valore che si intende assicurare – spiega Lodovico Agnoli, responsabile New Business di Facile.it – Attenzione però perché, in caso di risarcimento, l’importo liquidato viene normalmente calcolato a primo rischio assoluto, ovvero la compagnia risarcirà al contraente solo la somma necessaria per acquistare (o riparare) beni di pari prestazione e caratteristiche di quelli sottratti, fino al valore indicato sul contratto”.

Questo significa che, in fase di stipula, è fondamentale inserire un massimale che sia in linea con l’effettivo valore dei beni da assicurare: una sovrastima rischierebbe solo di far lievitare inutilmente il costo del premio mensile mentre, viceversa, una sottostima potrebbe tradursi in un rimborso non sufficiente a coprire tutti i danni subiti.

2) Infissi, inferriate e allarmi: ecco quando vanificano la polizza
Alcune compagnie, affinché la polizza sia valida, richiedono che l’abitazione abbia determinate caratteristiche costruttive. Se a seguito di un furto l’assicurazione dovesse scoprire che i sistemi di protezione erano assenti o non in linea con i requisiti tecnici, infatti, la compagnia potrebbe diminuire o, addirittura, non riconoscere il rimborso. Attenzione anche all’impianto di allarme; se installato, potrebbe dare diritto a ricevere uno sconto sul premio mensile ma se dimenticate di attivarlo, in caso di furto l’assicurazione potrebbe ridurre l’entità del risarcimento.

3) Se ci si dimentica la porta di casa aperta o si perdono le chiavi
In generale, affinché la compagnia rimborsi gli oggetti rubati è necessario che vi siano dei segni di effrazione; se il reato viene in qualche modo agevolato dall’assicurato, o dai suoi familiari, con dolo o colpa grave, la polizza potrebbe non essere valida o riconoscere un risarcimento parziale. E se si perdono le chiavi di casa, è fondamentale sporgere denuncia immediatamente e cambiare quanto prima la serratura perché l’assicurazione potrebbe essere valida solo per un periodo limitato di tempo.

La presenza di segni di scasso è inoltre fondamentale quando si parla della polizze specifiche per i gioielli e i preziosi. Per questo genere di beni la copertura è valida solo se sono custoditi in cassaforte e solo se questa presenta segni di scasso; in caso contrario, la polizza non rimborsa. Evitate quindi di tenere i gioielli di famiglia nel comodino o, peggio, di lasciare la combinazione di fianco alla cassaforte.

4) Se a commettere il furto è un parente, il coinquilino o il domestico
Queste assicurazioni sono valide solo se a svaligiare l’appartamento è un soggetto terzo. Se l’autore è un familiare o una persona legata da un vincolo di parentela fino al 3° grado, la compagnia non rimborsa. Sono esclusi dalla copertura anche i furti commessi da persone terze che abitano con l’assicurato. Niente paura, invece, se a commettere il reato è un domestico; almeno al danno materiale penserà l’assicurazione a patto che il collaboratore fosse regolarmente assunto, perché, in caso contrario, la polizza non è valida.

5) Quando il ladro bussa alla porta
Purtroppo capita sovente che siano i proprietari stessi, inconsapevoli, a far entrare in casa i ladri che, sotto mentite spoglie, riescono con l’inganno a introdursi nell’appartamento per poi svaligiarlo al primo momento di distrazione della vittima. È bene sapere che alcune polizze furto casa tutelano anche da questa tipologia di reato, ma solo se la truffa è ai danni di over 65.

6) Se il furto avviene in presenza dei proprietari
In caso di furto commesso in presenza del proprietario di casa, è bene sapere che la polizza è sì valida, ma rimborserà solo un parte di quanto dovuto, applicando uno scoperto che, generalmente, è pari al 25%. Se invece il ladro si introduce in casa, anche in presenza dei proprietari, forzando i sistemi di protezione e chiusura, allora il rimborso sarà completo.

7) Attenzione a restare troppo tempo lontani da casa
La polizza casa contro i furti è normalmente valida per l’abitazione principale, anche se in molti casi la copertura non rimborsa se l’immobile resta disabitato per un lungo periodo di tempo, variabile tra i 45 e i 60 giorni consecutivi. Alcune compagnie consentono di assicurare anche una dimora saltuaria, ma in questo caso è importante fare attenzione alle clausole perché la copertura potrebbe tutelare il contraente solo durante il periodo di soggiorno e, in caso di furto, rimborsare solo parte del danno.