Notiziario Notizie Italia Alitalia: spunta la proposta del fondo americano Cerberus per rilevare l’intera compagnia

Alitalia: spunta la proposta del fondo americano Cerberus per rilevare l’intera compagnia

25 Ottobre 2017 09:55

Alitalia
Alitalia potrebbe scampare l’ipotesi spezzatino. Il fondo americano Cerberus Capital avrebbe avanzato una proposta di acquisizione integrale che permetterebbe alla compagnia aerea di rimanere indipendente. Lo scrive il Financial Times, citando fonti anonime vicine alla vicenda. La mossa del fondo speculativo Usa “potrebbe modificare la corsa per il controllo dell’aerolinea”.

Secondo l’indiscrezione, il fondo speculativo Usa avrebbe avanzato una offerta per rilevare Alitalia al di fuori della gara pubblica, a cui avrebbero partecipato sette pretendenti (Leggi QUI), mettendo sul piatto tra i 100 e 400 milioni di euro, a condizione però di una ristrutturazione completa del gruppo. La sua proposta prevederebbe anche che il governo italiano mantenga una quota di partecipazione nella compagnia aerea, mentre i lavoratori potrebbero essere coinvolti in una sorta di “condivisione di profitto”.

La mossa di Cerberus arriva una settimana dopo che i pretendenti di Alitalia, tra cui compaiono anche EasyJet e Lufthansa, hanno presentato a Roma le offerte vincolanti, che riguarderebbero però solo alcuni asset. Il fondo americano, nonostante avesse negli ultimi mesi studiato il dossier e avviato alcuni colloqui con i commissari straordinari della compagnia, avrebbe scelto di non partecipare alla gara pubblica perché ritenuta troppo restrittiva.

Nonostante sia fuori dalla gara, l’offerta di Cerberus potrebbe essere presa fortemente in considerazione dal governo italiano, che spera di cedere Alitalia in un solo blocco, evitando lo spezzatino. Non solo. A favore del fondo con base a New York c’è l’esperienza maturata con la ristrutturazione di Air Canada, acquisita nel 2004 dopo il fallimento e rivenduta anni dopo con profitto. Alitalia, entrata in amministrazione straordinaria a maggio, ha ricevuto finora dal governo un prestito ponte di 900 milioni di euro al fine di mantenerla in volo fino a settembre 2018.