Finanza Notizie Italia Alitalia: Lufthansa pronta e investire 200 milioni, rimane l’ostacolo esuberi

Alitalia: Lufthansa pronta e investire 200 milioni, rimane l’ostacolo esuberi

31 Ottobre 2019 12:25

La partita su Alitalia è ancora aperta e tutto può succedere. Anche che i tedeschi di Lufthansa rientrino in gioco mettendo sul piatto 200 milioni di euro per l’ex compagnia di bandiera, oscurando gli americani di Delta Airlines che finora si erano proposti di partecipare con un investimento di 100 milioni di euro. A svelare gli ultimi sviluppi è Il Corriere della Sera, citando fonti anonime vicine alla vicenda.

 

La nuova proposta di Lufthansa
Secondo l’indiscrezione, Lufthansa avrebbe scritto una lettera al ministero dello Sviluppo economico in cui esprime la volontà ad entrare nella nuova Alitalia, spingendosi oltre rispetto all’iniziale proposta di una collaborazione solo sul piano commerciale. Il vettore tedesco non avrebbe specificato nella missiva la cifra dell’investimento, ma dalle ricostruzioni del quotidiano si tratterebbe di un impegno intorno ai 170 milioni che potrebbe arrivare fino a 200 milioni, praticamente il doppio di quello degli americani di Delta Airlines. Non solo. Lufthansa avrebbe anche incontrato i vertici di Atlantia, che insieme a Ferrovie dello Stato è disponibile a partecipare al rilancio di Alitalia, per discutere di questa sua intenzione.

 

Il nodo esuberi
Nella trattativa con i tedeschi però rimarrebbe l’ostacolo esuberi e flotta. Secondo quanto riporta Il Corriere, Atlantia e Fs calcolano gli esuberi non più di 2.700 e la flotta non meno di 97-100 aerei. Nella bozza originaria di Lufthansa, invece, si indicavano 6.000 esuberi (su 11.500 circa lavoratori) e 75-80 aerei (sui 116 attuali). Questi nodi saranno al centro dell’incontro che sarebbe stato fissato per lunedì prossimo a Francoforte tra Atlantia, Fs e Lufthansa. Intanto si avvicina inesorabile la nuova scadenza: il prossimo 21 novembre scadranno i termini per presentare le offerte vincolanti per la ex compagnia di bandiera.