News Finanza Indici e quotazioni Mercati ostaggio della paura tassi: borsa Tokyo poco mossa, Hong Kong -0,90%, futures Usa in forte ribasso

Mercati ostaggio della paura tassi: borsa Tokyo poco mossa, Hong Kong -0,90%, futures Usa in forte ribasso

7 Giugno 2022 07:58

Borse asiatiche prevalentemente negative, peggiorano nel finale: l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo è praticamente piatto, poco al di sopra della parità, mentre la borsa di Sidney sconta la stretta monetaria annunciata dalla banca centrale RBA ((Reserve Bank of Australia), confermandosi tra le borse peggiori dell’area dell’Asia Pacifico.

La borsa di Shanghai è anch’essa poco mossa, attorno alla parità, mentre la borsa di Hong Kong cede lo 0,90%. Peggio Seoul, con un calo dell’1,60%.

Ieri Wall Street si è indebolita nel finale: lo S&P 500 ha chiuso in rialzo dello 0,31% a 4.121,43 punti; il Dow Jones Industrial Average è salito di 16,08 punti, meno dello 0,1%, a 32,915.78, mentre il Nasdaq Composite è avanzato dello 0,4% a 12.061,37.

I futures Usa puntano con decisione verso il basso: quelli sul Dow Jones scendono di oltre -0,70%, quelli sullo S&P 500 arretrano dello 0,79%, quelli sul Nasdaq perdono l’1% circa.

Tornando in Australia, la RBA ha alzato i tassi di 50 punti base, confermando la sua lotta contro l’impennata dell’inflazione. I tassi sono stati portati allo 0,85% dallo 0,35% precedente.

L’istituzione ha motivato la stretta monetaria con l’inflazione, che nel paese, “è aumentata in modo significativo, e che – si legge nel comunicato – dovrebbe salire ulteriormente, prima di tornare nel range compreso tra il 2% e il 3% il prossimo anno”.

L’indice benchmark della borsa di Sidney S&P/ASX 200 ha ceduto fino a -1,44%, zavorrato dai titoli delle banche, come Commonwealth Bank of Australia, Westpac e National Australia Bank, in calo di oltre il 2%.

In generale, il sentiment sull’azionario continua a scontare i continui timori su ulteriori impennate dell’inflazione.

I tassi sui Treasuries Usa a 10 anni sono tornati a puntare verso l’alto, superando di nuovo la soglia del 3%, fino al 3,0547%.

“Credo che sia ancora troppo presto per dire che i mercati abbiano toccato il fondo – ha commentato Shane Oliver, responsabile della divisione di strategia sugli investimenti e capo economista di AMP Capital, in un intervento alla trasmissione “Street Signs Asia” della CNBC – Nel breve termine, sono piuttosto cauto, credo che potremmo assistere a ulteriori ribassi”.