News Finanza Indici e quotazioni Wall Street poco mossa dopo Powell (Fed). Nuance +18% post accordo Microsoft. Titolo Tesla: spazio per rally +35%?

Wall Street poco mossa dopo Powell (Fed). Nuance +18% post accordo Microsoft. Titolo Tesla: spazio per rally +35%?

12 Aprile 2021 15:51

Wall Street poco mossa dopo la terza chiusura consecutiva a livelli record, di venerdì scorso, dell’indice S&P, salito dello 0,8%. Oggi l’indice scende dello 0,10% a 4.124 punti, viaggiando comunque vicino ai massimi. Il Dow Jones scende dello 0,08% a 33.773, mentre il Nasdaq sottoperforma il mercato con un ribasso dello 0,34% a 13.852 punti.

Focus sul titolo Nuance Communications, in rally del 18% dopo che Microsoft ha annunciato l’acquisto della società di ricognizione vocale per un valore di $16 miliardi. L’acquisizione è la più significativa, da parte di Microsoft, dall’acquisto di LinkedIn, avvenuto per più di $26 miliardi, nel 2016. Titolo Tesla in rialzo attorno a $686 dopo l’upgrade arrivato da Canaccord Genuity, che ha rivisto al rialzo il rating a buy aumentando il target price a $1.071, aspettandosi così un margine di rialzo del 35% circa. Gli analisti hanno motivato il giudizio con le innovazioni attese dal fronte delle batterie.

Tornando agli indici azionari principali della borsa Usa, sia il Dow Jones che lo S&P sono saliti del 2% circa la scorsa settimana, a fronte del +3,1% del Nasdaq.

Questa settimana inizia ufficialmente la stagione delle trimestrali delle corporate America, con Goldman Sachs e JPMorgan Chase tra le prime grandi di Wall Street che riporteranno i bilanci dei tre mesi terminati il 31 marzo scorso.

Focus intanto sull’intervista che il numero uno della Federal Reserve Jerome Powell ha rilasciato ieri alla trasmissione 60 Minutes della CBS.

“Quello a cui stiamo assistendo ora è davvero a un’economia che sembra a un punto di svolta – ha detto il timoniere della banca centrale americana – e questo è a causa delle vaccinazioni diffuse e del forte sostegno fiscale e di politica monetaria. Riteniamo che ci troviamo in quella situazione in cui l’economia stia iniziando a crescere in modo molto più veloce, così come sta crescendo più velocemente la creazione dei nuovi posti di lavoro. L’outlook è migliorato in modo significativo.”

Tuttavia, secondo Powell, questo outlook positivo permarrà solo se non ci sarà un’altra ondata della pandemia del coronavirus Covid-19.

“Il rischio principale alla nostra economia in questo momento è che la malattia si diffonda ancora. Sarebbe giusto che la gente continuasse ad adottare il distanziamento sociale e a indossare le mascherine”, ha detto ancora il numero uno della Fed.

Sul tema inflazione, “la Federal Reserve è d’accordo che l’inflazione degli Stati Uniti superi in modo moderato la soglia del 2% per un po’ di tempo, ma non vuole che il superamento sia significativo, riportando l’economia Usa ai ‘brutti e vecchi giorni dell’inflazione'”.

Sul mercato del forex, l’euro si rafforza nei confronti del dollaro salendo dello 0,10% circa a $1,1911. Il dollaro cede lo 0,26% sullo yen a JPY 109,39.

Il Dollar Index è in lieve calo a 92,03 punti, dopo aver perso lo 0,9% la scorsa settimana. Il biglietto verde oscilla attorno al minimo di quasi due settimane e mezzo nei confronti delle principali valute, scontando il calo dei tassi dei Treasuries.

In particolare, i rendimenti decennali dei titoli di stato Usa scendono all’1,664% dopo essere calati fino all’1,6170% la scorsa settimana ed essere balzati al valore più alto in oltre un anno, all’1,7760%, lo scorso 30 marzo.

Occhio anche alla sterlina, che nelle ultime sessioni ha viaggiato attorno ai minimi degli ultimi due mesi, continuando a perdere terreno dal record in quasi tre anni testato a febbraio nei confronti del dollaro: la valuta britannica ha scontato le preoccupazioni sugli effetti collaterali del vaccino AstraZeneca, su cui il Regno Unito ha puntato in modo massiccio con il suo programma aggressivo di vaccinazioni.

Detto questo oggi il rapporto sterlina-dollaro è in ripresa dello 0,31% circa a $1,3749, dopo il minimo di venerdì scorso a $1,3670, il valore più basso dall’8 febbraio scorso.

L’euro cede nei confronti dello yen lo 0,20% a JPY 130,25, arretrando nei confronti della sterlina dello 0,24% a GBP 0,8662. Sul franco svizzero, la moneta unica è piatta con una variazione pari a -0,03% a CHF 1,0996.