News Finanza Indici e quotazioni Wall Street futures in rally con Cina, ma Dow Jones soffre fase ribassista settimanale record da 1932

Wall Street futures in rally con Cina, ma Dow Jones soffre fase ribassista settimanale record da 1932

20 Maggio 2022 13:46

Rally dei futures Usa, scatenato secondo alcuni operatori dal taglio dei tassi in Cina: un rally che per ora permette allo S&P 500 di riuscire ancora a schivare il mercato orso, anche se pericolosamente vicino a entrarci.

Il sentiment di mercato rimane incerto, con i chiodi ormai fissi della recessione e dell’inflazione che assediano gli investitori di tutto il mondo.

Oggi la People’s Bank of China – banca centrale della Cina – ha annunciato la decisione di confermare il tasso di finanziamento loan prime rate (LPR) a un anno al 3,7%, tagliando invece il tasso a cinque anni dal 4,6% al 4,45%. La riduzione, pari a 15 punti base, è la più forte dal 2019.

I tassi LPR sono i tassi di riferimento sui prestiti che vengono stabiliti mensilmente da 18 banche cinesi.

La mossa espansiva riflette chiaramente l’intenzione della banca centrale cinese di intervenire a sostegno dell’economia del paese che, secondo gli economisti, soffrirà nel trimestre in corso una contrazione, a causa delle misure di lockdown che il governo di Pechino ha lanciato per contrastare la recente ondata di Covid-19, nell’ambito della sua zero Covid

policy.

L’intervento della People’s Bank of China, che si è detta tra l’altro pronta a lanciare nuove misure di politica monetaria espansiva ha scatenato i buy sulle borse asiatiche. Ma il bilancio settimanale nel caso di Wall Street è decisamente in rosso.

Verso le 13.40 ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,80%, quelli sullo S&P 500 avanzano dell’1,02% e quelli sul Nasdaq salgono dell’1,4% circa.

Il Dow Jones si appresta a concludere la settimana in flessione del 2,8%, con un trend negativo per l’ottava settimana consecutiva, la fase ribassista più lunga dal 1932.

Lo S&P 500 e il Nasdaq sono orientati a chiudere la settima settimana consecutiva in ribasso, con lo S&P 500 in flessione

del 19% rispetto al precedente record testato agli inizi di gennaio.

Se le perdite arriveranno a -20%, l’indice benchmark scivolerà in bear market per la prima volta dal marzo 2020, mese in cui risuonò in tutto il mondo l’alert della pandemia Covid.

Ieri lo S&P 500 è sceso dello 0,58% a 3.900,79, mentre il Dow Jones Industrial Average ha perso 236,94 punti (-0,75%), 31.253,13. Il Nasdaq Composite ha ceduto lo 0,26% a 11.388,50.