News Finanza Indici e quotazioni Wall Street applaude a Powell, S&P 500 supera quota 3.000 per prima volta in assoluto

Wall Street applaude a Powell, S&P 500 supera quota 3.000 per prima volta in assoluto

11 Luglio 2019 07:22

Le parole dovish del numero uno della Federal Reserve, Jerome Powell, hanno scatenato ieri gli acquisti sugli indici azionari americani. Gli investitori scommettono sempre di più sui tagli dei tassi da parte della Fed. I listini S&P 500, Nasdaq e Dow Jones hanno tutti testato nuovi livelli record. In particolare, l’indice S&P 500, ha toccato quota 3.000 per la prima volta in assoluto, per poi ritracciare e chiudere in rialzo dello 0,5% a 2.993,07 punti; il Dow Jones è salito di 76.71 punti, o +0,3%, a 26.860.20 dopo un rally di quasi +200 punti, mentre il Nasdaq Composite ha segnato il record di chiusura a 8.202,53 punti, con il titolo Amazon in rialzo +1,5% al di sopra di $2.000 per azione.

Nel discorso alla Commissione dei servizi finanziari della Camera Usa, Jerome Powell ha confermato la necessità di un taglio dei tassi per risollevare i fondamentali dell’economia americana.

“L’inflazione continua a viaggiare al di sotto del target del 2% del Federal Open Market Committee (FOMC, braccio di politica monetaria della Fed), e alcuni ostacoli come le tensioni commerciali stanno pesando sull’attività economica e sull’outlook”, ha detto Powell.

Il banchiere centrale ha reiterato di conseguenza che la Fed “agirà in modo appropriato” per sostenere l’espansione economica attuale sottolineando, anche, che gli investimenti delle aziende hanno sofferto un rallentamento “notevole”.

“Esiste il rischio che l’inflazione debole duri più di quanto anticipiamo – ha continuato Powell – ci sono segnali che indicano che, nel secondo trimestre, la crescita complessiva abbia moderato il passo. Molti esponenti del Fomc hanno segnalato che le ragioni di una politica monetaria più accomodante si sono in qualche modo rafforzate. Da allora, sulla base dei dati (macro) pubblicati e di altri sviluppi, l’impressione è che le incertezze sulle tensioni commerciali e le preoccupazioni sull’economia globale continuino a pesare sull’outlook dell’economia americana”.