News Finanza Indici e quotazioni Coronavirus: Borsa Tokyo -0,79%, Sidney scivola -2%. Sell off Wall Street, Usa lanciano alert pandemia

Coronavirus: Borsa Tokyo -0,79%, Sidney scivola -2%. Sell off Wall Street, Usa lanciano alert pandemia

26 Febbraio 2020 07:42

L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in calo dello 0,79%, a 22.426,19 punti, al valore minimo di chiusura dallo scorso ottobre.

Lo Shanghai Composite resiste al momento ai forti sell off, in calo dello 0,26%, grazie alla convinzione degli investitori che le autorità cinesi lanceranno ulteriori misure di stimoli economici per sostenere l’economia, arginando gli effetti negativi del coronavirus.

I futures sugli indici azionari Usa salgono al momento dello 0,4%. Hong Kong sotto pressione, in ribasso dello 0,76%, mentre nella sessione odierna si mette in evidenza soprattutto l’ondata ribassista che travolge la borsa di Sidney, che capitola di oltre -2%, dopo la pubblicazione del dato relativo al valore dei lavori fatti nel settore edilizio: l’indicatore è scivolato del 3% nel quarto trimestre del 2019 rispetto al trimestre precedente.

Sotto pressione soprattutto le 4 grandi banche: Australia and New Zealand Banking Group -2,9%, Commonwealth Bank of Australia -1,79%, Westpac -1,89% e National Australia Bank -2,54%.

Seoul -1,16%, con il numero dei casi confermati di coronavirus aumentati in un giorno di 169 unità, per un totale di 1.146 persone infettate.

Il sentiment negativo in Asia è stato alimentato anche dai forti sell off che hanno colpito Wall Street: il Dow Jones Industrial Average è crollato di 879,44 punti a 27.081,36, riportando due sessioni consecutivi di ribassi di almeno 800 punti per la prima volta in assoluto.

Lo S&P 500 è scivolato del 3% a 3.128,21 punti, mentre il Nasdaq Composite ha perso il 2,8% a 8.965,61, dopo che la dottoresssa Nancy Messonnier del Centers for Disease Control and Prevention (CDC) ha riferito ai giornalisti nel corso di una conference call che gli americani dovrebbero prepararsi alla possibilità che l’emergenza del coronavirus negli Usa peggiori, parlando addirittura di “possibile pandemia”.