News Finanza Indici e quotazioni Borse Asia contrastate, Tokyo +1,73%. Debole Shanghai dopo minacce Usa su sanzioni e altre società cinesi in black list

Borse Asia contrastate, Tokyo +1,73%. Debole Shanghai dopo minacce Usa su sanzioni e altre società cinesi in black list

25 Maggio 2020 08:31

Borse asiatiche contrastate. L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo ha chiuso la sessione in rialzo dell’1,73% a 20.741,65- Borsa di Shanghai piatta, Hong Kong -0,43%, Sidney +1,90%, Seoul +0,98%. I listini azionari cinesi soffrono l’escalation delle tensioni tra Stati Uniti e Cina.

Oggi l’azionario globale sarà orfano della borsa di Londra (in occasione della festività dell’UK Bank Holiday) e di Wall Street (per la festività del Memorial Day). Ancora tensioni Usa-Cina, con lo stesso ministro cinese degli Affari Esteri, Wang Yi che, parlando alla stampa, ha detto chiaramente che “la Cina e gli Stati Uniti sono ‘a un passo da una nuova Guerra Fredda’.

Wang Yi ha auspicato collaborazione e “reciproco rispetto”, sulla base di una “logica win-win”. Detto questo, gli Stati Uniti “devono rinunciare a cambiare la Cina e rispettare” le sue ambizioni.

L’amministrazione Trump è invece sempre più orientata a imporre sanzioni contro la Cina, nel caso in cui Pechino dovesse passare la proposta di legge per la sicurezza nazionale, che renderebbe ancora più potente la presa su Hong Kong.

Gli Stati Uniti hanno tra l’altro già intensificato i loro attacchi, visto che il dipartimento del Commercio Usa – stando ai rumor di Reuters -sarebbe prossimo a includere altre 33 società cinesi nella sua lista nera, in quanto responsabili di violazione di diritti civili, legate ad attività di spionaggio, di abusi e di lavoro forzati, di repressione e di rifornimenti di armi utilizzate dall’esercito cinese.

Le tensioni Usa-Cina dovrebbero secondo gli strategist sul forex di Commonwealth Bank of Australia beneficiare ancora il dollaro. “L’aumento delle tensioni potrebbe mettere a rischio la Fase 1 dell’accordo commerciale (siglato a gennaio tra Washington e Pechino). Sebbene non sia questo il nostro scenario, se gli Usa o la Cina dovessero ritirarsi dall’intesa, il dollaro a nostro avviso si apprezzerebbe in modo significativo”.

L’euro-dollaro è in calo dello 0,22% circa a $1,0877; dollaro-yen +0,05% a JPY 107,69; sterlina-dollaro +0,02% a $1,2175.