Finanza Dati Macroeconomici Consumi al palo, vendite al dettaglio accelerano al ribasso. Si salva solo l’ecommerce

Consumi al palo, vendite al dettaglio accelerano al ribasso. Si salva solo l’ecommerce

9 Luglio 2019 11:06

Si conferma la debolezza dei consumi interni in Italia con le vendite al dettaglio che accelerano al ribasso, deludendo le attese. Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, a maggio le vendite al dettaglio hanno mostrato un ribasso dello 0,7% rispetto al mese precedente, quando erano già scese dello 0,3%. Gli analisti si aspettavano un rialzo dello 0,2%. Andamento negativo anche nei confronti dello scorso anno: su base annua, le vendite al dettaglio sono scese dell’1,8% (le agttese erano per +3,8%). In entrambi i casi diminuiscono le vendite di beni alimentari e dei prodotti non alimentari.

“Una débâcle – ha commentato Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Peggio di così non poteva andare. Scendono le vendite sia in volume che in valore, sia alimentari che non alimentari. Insomma, non si salva nessuno!”. Per i piccoli negozi, poi, è un tracollo: -3,6% in un solo anno. “Se a questo aggiungiamo che, rispetto ai valori pre-crisi del maggio 2008, i piccoli negozi segnano già una perdita delle vendite del 14,6%, -17,1% per le vendite alimentari, il crollo assume risvolti drammatici” prosegue Dona. In calo anche la grande distribuzione che segna una flessione delle vendite dello 0,4%. In crescita il commercio elettronico (+10,6%).

Coldiretti: scongiurare aumento dell’Iva
“La stagnazione dei consumi, alimentari e non, conferma la necessità di scongiurare qualsiasi ipotesi di aumento dell’imposta sugli acquisti– sottolinea la Coldiretti – L’aumento dell’Iva rischia di riguardare anche beni di prima necessità come carne, pesce, yogurt, uova, riso, miele e zucchero con aliquota al 10% e il vino e la birra al 22% che rappresentano componenti importanti nei consumi delle famiglie”. La spesa alimentare è infatti la principale voce del budget delle famiglie dopo l’abitazione con un importo complessivo di 244 miliardi.