Finanza Dati Bilancio Italia Poste: effetto lockdown si sente, utile trimestrale cala ma va oltre attese. Cda non si sbottona su stime 2020  

Poste: effetto lockdown si sente, utile trimestrale cala ma va oltre attese. Cda non si sbottona su stime 2020  

13 Maggio 2020 10:26

 

Per Poste Italiane la giornata è iniziata con la pubblicazione dei risultati del primo trimestre 2020 che hanno visto gli utili calare di circa il 30%, ma posizionarsi sopra le attese del mercato grazie alla tenuta del business postale. Presentando i conti, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha indicato che la “performance finanziaria del 2020 è impattata a marzo dal lockdown” ma ha confermato “i principali trend di lungo termine”, e la “traiettoria strategica del piano ‘Deliver 2020’, accelerata dai trend emergenti”. Non si è invece sbottonata sul fronte delle previsioni, rimarcando che alla luce dell’emergenza Covid non è possibile al momento fornire al mercato delle previsioni realistiche sul 2020.

E di fronte a queste indicazioni, per Poste Italiane la partenza in Borsa è stata caratterizzata da una certa volatilità: ora il titolo guadagna lo 0,83% a 7,82 euro, dopo i primissimi istanti di scambi sotto la parità.

 

I numeri: impatto lockdown da marzo, utile primo trimestre giù del 30% ma batte attese

Poste Italiane ha annunciato prima dell’avvio dei mercati europei i numeri del primo trimestre 2020, con gli utili e i ricavi impattati a marzo dal lockdown. In particolare, il gruppo guidato da Matteo Del Fante ha visto l’utile netto scendere del 30,2% a 306 milioni di euro, ma battere il consensus Bloomberg pari a 289,2 milioni di euro. In frenata nel trimestre anche l’Ebit che è scivolato del 28,6% a 441 milioni.  Cali contenuti, invece, per i ricavi che si sono attestati a  2.755 milioni (-3% a/a), con una crescita delle vendite da pagamenti e mobile e dai servizi assicurativi, spiega la società, che ha mitigato i minori ricavi da servizi finanziari e corrispondenza.

Le attività finanziarie totali hanno raggiunto 539 miliardi (+2,6 miliardi rispetto a dicembre 2019), con una solida raccolta netta retail di 5,7 miliardi, trainata da prodotti di liquidità in un mercato volatile. Anche i coefficienti patrimoniali regolamentari sono solidi: con il Cet1 Ratio di BancoPosta pari al 18% e Solvency II Ratio del gruppo assicurativo Poste Vita pari al 226%, al di sopra delle ambizioni manageriali del 200% lungo l’arco di piano.

Poste non snocciola previsioni

Anche Poste Italiane, come altre società, non si è sbilanciata sul fronte delle prospettive per l’anno in corso. “L’emergenza sanitaria in corso, legata alla diffusione del Covid-19, influirà in maniera decisa sull’evoluzione del contesto economico e sociale dei prossimi mesi e ad oggi non è possibile delineare con precisione quella che sarà la ‘nuova normalità’; ciò rende impossibile effettuare realistiche previsioni sull’evoluzione economica e finanziaria del Gruppo nel corso del 2020”.

 Il commento di Equita

“Utile netto sopra le attese grazie alla tenuta del business corrispondenza e pacchi”, indicano gli analisti di Equita confermando la raccomandazione buy e il target price di 10,7 euro sul titolo Poste Italiane. La sim milanese sottolinea che “alla luce dell`ulteriore peggioramento del contesto di mercato rispetto all`ultima comunicazione del 6 marzo, la guidance 2020 (utile 1,3 miliardi rispetto alle nostre stime a 1,2 miliardi) è in stand-by: tuttavia, secondo i nostri calcoli, livello del dividendo attuale (46 centesimi di euro) è sostenibile anche con un taglio dell`utile del 50%, scenario che ci sembra non coerente con la view di consensus che sconta una ripresa nel secondo trimestre”.