News Notiziario Notizie Italia Carte di credito a saldo, a rate e ricaricabili: quello che c’è da sapere per un migliore utilizzo

Carte di credito a saldo, a rate e ricaricabili: quello che c’è da sapere per un migliore utilizzo

3 Aprile 2018 11:24

Carte di credito a saldo, a rate oppure ricaricabili e prepagate. Ce n’è per tutti i gusti ma i costi e i vantaggi variano a seconda della tipologia scelta. Per esempio i canoni più alti sono quelli dovuti per le carte di credito a saldo, anche se la maggior parte di questi prodotti presenta una promozione per ottenere degli sconti. E’ quindi bene capire le caratteristiche e differenze delle carte di pagamento in circolazione così da scegliere quella più adatta alle proprie esigenze.

Le diverse tipologie di carte di credito

La carta di credito a saldo è quella più comune e diffusa in Italia. Dà la possibilità di pagare tutte le spese effettuate in un’unica soluzione il mese successivo, addebitando la somma sul conto corrente di appoggio. La carta di credito a rate o rateale è detta anche revolving e consente invece di rateizzare il pagamento della merce acquistata. La rateizzazione comporta un costo aggiuntivo per l’utente. Infine, la carta ricaricabile o prepagata permette di spendere unicamente la somma versata anticipatamente sulla carta. Il meccanismo ricorda quello di una ricarica telefonica.

Carte a saldo: il canone resta alto, ma si può approfittare degli sconti

Uno studio di SosTariffe.it mette a confronto le voci di spesa mensili da sostenere perle diverse tipologie di carte di credito. La prima voce che l’indagine ha preso in considerazione è il canone annuale da versare per poter adoperare una carta di credito: quelle che pesano di più sul bilancio annuale sono le carte di credito a saldo, che esigono il versamento di un canone medio annuo di 80,55 euro, cui aggiungere un costo di attivazione di almeno 1.33 euro.

Spendono quasi la metà per il canone, invece, i detentori di una carta a rate: in media 43,94 euro e altri 8,04 euro per l’attivazione. Tuttavia, in questo caso, ai vari costi da mettere in conto, si aggiungono anche TAN (il tasso annuale nominale) che in media si aggira attorno al 13,23% e il TAEG (tasso annuo effettivo globale) del 17,97%. Chi risparmia più di tutti sono gli utilizzatori di carte prepagate o ricaricabili, il cui canone in media si aggira attorno ai 6,72 euro cui sommare un costo di attivazione di 6.99 euro.

Tuttavia le società che emettono le carte a saldo in un caso su due (52% del campione) propongono, per sopperire a costi mensili standard elevati, diverse promozioni che scontano, o in alcuni casi azzerano, il canone che si deve corrispondere per utilizzare la carta. Ma si può godere di prezzi scontati molto spesso (29% dei casi) anche sulle carte a rate e talvolta (18,5%) sulle già concorrenziali carte prepagate e ricaricabili.

Si tratta però di sconti elargiti a particolari condizioni, stabilite dai singoli istituti di credito. Ad esempio, le promozioni possono essere riservate ai clienti di una determinata fascia d’età. In alternativa è possibile beneficiarne solo se si effettua una spesa minima mensile, oppure un minimo di prelievi ogni mese o ogni anno e così via.

I titolari di una carta a saldo sostengono costi mensili più elevati, ma possono anche spendere la cifra annuale più alta: il plafond medio, infatti, ammonta a circa 30.266,67 euro. Questa cifra può risultare alta, ma c’è da considerare che nell’indagine sono state prese in esame più carte di credito, comprese quelle definibili come “Gold” o “Elite” che permettono plafond molto alti, ma che non sono alla portata di tutti. Gli altri plafond sono più bassi: quello medio delle tessere a rate è di circa 21.007,14 euro mentre quello delle prepagate è di circa 9.351,60 euro.

Carte a rate: ideali per chi ha bisogno di prelevare di più

Per quanto riguarda i prelievi, la ricerca ha evidenziato che il massimale di prelievo giornaliero è più alto per le carte di credito a rate, in media 1.350 euro. Mentre invece si possono prelevare fino a un massimo di 1.000 euro per le carte prepagate e 550 euro per quelle a saldo. Le commissioni da versare sul prelievo sono invece identiche (dallo 0 al 4% a transazione) per le carte a rate e saldo, mentre possono essere più vantaggiose per prepagate e ricaricabili (da 0 a 2,1 euro per ogni operazione).

Inoltre, se si considera la possibilità di compiere pagamenti contactless – cioè effettuati solo avvicinando la carta o lo smartphone al POS, senza digitare il pin – questi sono consentiti ai possessori di tutti i tipi di carte, ma in varia misura. Mentre chi usa una carta a saldo può essere usufruire del contactless in tutti i casi analizzati (100%), ci sono ancora una minoranza di carte prepagate che non comprendono l’opzione (possibile nel 92,5% dei casi) al pari di una fetta ancora più ampia di carte a rate (contactless attivo nel 77% del campione esaminato).