Lavoro: l'innovazione tecnologica attira nuovi talenti ma lascia indietro le donne
Valeria Panigada
10 aprile 2018 - 10:51MILANO (Finanza.com)
Le nuove tecnologie informatiche e di comunicazione rappresentano una nuova frontiera per il mondo del lavoro. Secondo uno studio di NetConsulting cube, il 41% delle aziende italiane sta strutturando al proprio interno una funzione dedicata all'innovazione e, nel 67% dei casi, questa viene localizzata proprio all'interno della struttura Information and Communication Technology (ICT). Un'altra ricerca, quella degli Osservatori Digital Transformation Academy e Startup Intelligence del Politecnico di Milano, ha evidenziato che oltre un’impresa italiana su tre (36%) aumenterà nel corso di quest'anno il proprio budget ICT dedicato all’innovazione, con un tasso di crescita fra l’1,8% e l’1,9%.
Tuttavia, questa spinta sembra coinvolgere le risorse maschili in modo estremamente maggiore rispetto alla controparte femminile: se si analizzano i team di innovazione digitale presenti nelle aziende italiane, infatti, si scopre che in media ci sono solo 2 donne ogni 9 uomini. Eppure si sta assistendo a una grande apertura da parte dei responsabili risorse umane: l'84%, infatti, non esita a riconoscere il valore strategico delle donne nello sviluppo e nell'innovazione, anche grazie a particolari soft skills quali la capacità di problem solving, la propensione al pensiero laterale e l'apertura al cambiamento.
La ragione di questa scarsa presenza femminile negli ambiti tecnico-scientifici del mondo del lavoro italiano sarebbe legata dunque più che altro a un problema culturale a monte, vale a dire al pecorso di studio. All'interno della ricerca condotta da NetConsulting è infatti emerso che solo nel 12% dei casi viene suggerito alle studentesse un percorso tecnico-scientifico (laddove tale percorso viene consigliato al 21% dei maschi). Ne risulta che, mentre il 66% dei ragazzi è interessato ad un'occupazione di stampo tecnologico, tale preferenza è espressa solo dal 35% delle ragazze. Di più: solo il 2% di loro riesce a immaginarsi nella direzione Sistemi Informativi di un'azienda.
Il gap di genere nel mondo dell'ICT, insomma, sembra ancora lontano dall'essere colmato, mentre le aziende italiane continuano a ricercare talenti digitali. Le figure più ricercate oggi risultano essere i Cyber Security Expert (50%), i Digital Strategist/Information Officer (42%), i Data Protection Officer (37%) e i Big Data Engineer (30%).
Tuttavia, questa spinta sembra coinvolgere le risorse maschili in modo estremamente maggiore rispetto alla controparte femminile: se si analizzano i team di innovazione digitale presenti nelle aziende italiane, infatti, si scopre che in media ci sono solo 2 donne ogni 9 uomini. Eppure si sta assistendo a una grande apertura da parte dei responsabili risorse umane: l'84%, infatti, non esita a riconoscere il valore strategico delle donne nello sviluppo e nell'innovazione, anche grazie a particolari soft skills quali la capacità di problem solving, la propensione al pensiero laterale e l'apertura al cambiamento.
La ragione di questa scarsa presenza femminile negli ambiti tecnico-scientifici del mondo del lavoro italiano sarebbe legata dunque più che altro a un problema culturale a monte, vale a dire al pecorso di studio. All'interno della ricerca condotta da NetConsulting è infatti emerso che solo nel 12% dei casi viene suggerito alle studentesse un percorso tecnico-scientifico (laddove tale percorso viene consigliato al 21% dei maschi). Ne risulta che, mentre il 66% dei ragazzi è interessato ad un'occupazione di stampo tecnologico, tale preferenza è espressa solo dal 35% delle ragazze. Di più: solo il 2% di loro riesce a immaginarsi nella direzione Sistemi Informativi di un'azienda.
Il gap di genere nel mondo dell'ICT, insomma, sembra ancora lontano dall'essere colmato, mentre le aziende italiane continuano a ricercare talenti digitali. Le figure più ricercate oggi risultano essere i Cyber Security Expert (50%), i Digital Strategist/Information Officer (42%), i Data Protection Officer (37%) e i Big Data Engineer (30%).
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