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Mutuo: l’estinzione anticipata, quando conviene?

4 Settembre 2018 11:39

Circa 2,4 milioni di italiani sono riusciti a estinguere il mutuo con la banca ben prima della scadenza naturale del finanziamento. Ma non sempre chiudere il mutuo in anticipo si traduce in un vantaggio economico. Ecco perché e quando conviene.

Quando conviene l’estinzione anticipata del mutuo

L’estinzione anticipata del mutuo consiste nel rimborsare alla banca il finanziamento (in tutto o in parte) prima della scadenza contrattuale. Sebbene tolga un peso sulle spalle dei mutuatari, non sempre conviene e questa scelta va pensata con attenzione. Innanzitutto bisogna considerare la presenza di eventuali penali: se il mutuo è stato stipulato dopo il 2 febbraio 2007 non ci sono (grazie alla Legge Bersani) ma chi ha ottenuto il finanziamento prima di quella data potrebbe, in caso di estinzione anticipata, vedersi addebitato un costo extra calcolato in misura percentuale sul debito residuo, con aliquota che varia in funzione della tipologia di tasso, dell’anno di sottoscrizione e del numero di rate mancanti.

La maggior parte dei mutui italiani prevede, inoltre, un piano di ammortamento detto alla francese nel quale la quota di interessi che grava su ogni rata è alta all’inizio del finanziamento e diminuisce nel corso del tempo. Per questo motivo l’estinzione anticipata potrebbe essere particolarmente vantaggiosa solo se fatta nei primi anni dalla stipula, quando gli interessi che gravano sul mutuatario sono maggiori. In caso contrario potrebbe essere più conveniente, valutando opportunamente tassi debitori e creditori, investire altrove la liquidità disponibile e continuare a pagare le rate del mutuo sino al termine naturale del finanziamento.

2,4 milioni di italiani hanno detto addio al mutuo

Secondo l’indagine commissionata da Facile.it e Mutui.it a mUp Research, circa 2,4 milioni di italiani hanno detto addio al mutuo attraverso l’estinzione anticipata. Chi ci è riuscito ha impiegato in media 9,3 anni, tempistica molto inferiore alla durata media di questa tipologia di finanziamento, pari a circa 23 anni. Interessante notare, inoltre, come le tempistiche medie di estinzione anticipata varino a seconda della zona d’Italia: i mutuatari del Nord Est risultano essere i più veloci (8,4 anni), mentre al Sud e Isole i tempi si allungano superando, in media, i 10 anni.

Ecco come si fa ad estinguere in anticipo

TFR, eredità, aiuto dei genitori, ma non solo. Nel 26% dei casi il finanziamento viene saldato anticipatamente grazie all’utilizzo di altri risparmi che i mutuatari stessi, in prima battuta, avevano deciso di non impiegare nel mutuo. Nel 13% dei casi i mutuatari versano alla banca la liquidazione percepita dai genitori in pensione, mentre quasi altrettanti investono il proprio TFR, ottenuto a seguito di un licenziamento o cambio d’azienda. L’11% estingue il mutuo solo dopo aver venduto altre proprietà mentre poco più di 1 su 10 riesce a chiudere il mutuo in anticipo grazie ad un’eredità.