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Piazza Affari interrompe striscia rialzi, Eni debole in attesa dei conti

14 Febbraio 2019 17:47

Si interrompe la striscia settimanale di rialzi per Piazza Affari con lo spread tornato ad allargarsi in area 270 pb. L’indice Ftse Mib, che in avvio si era spinto fino a 20.090 punti sui massimi annui, ha chiuso in calo dello 0,78% a 19.834 punti. In Italia l’Ufficio Studi Confcommercio ha stimato un Pil fermo a febbraio su base mensile con una variazione di -0,1% rispetto a un anno fa. Ad acuire le vendite sui mercati ha poi contribuito il sorprendente dato negativo sulle vendite al dettaglio statunitensi. Il dato, arrivato con 4 settimane di ritardo a causa dello shutdown, evidenza a dicembre una flessione mensile dell’1,2%, a fronte del +0,1% della passata rilevazione (dato rivisto da +0,2%). Gli analisti si attendevano un dato in leggera crescita mensile dello 0,1 per cento. per le vendite al dettaglio si tratta del più brusco calo mensile dal lontano marzo 2009.

A pagare dazio a Piazza Affari sono stati alcuni titoli bancari con ribassi superiori al 2% per Banco BPM e Unicredit, quest’ultima reduce dai forti rialzi delle ultime sedute e dal collocamento con successo del bond subordinato Tier2 per 1 miliardo di euro. In affanno anche Salvatore Ferragamo con un calo dell’1,5%.

Bene invece il titolo Juventus (+2,75%) che ieri ha collocato un bond senior da 175 milioni di euro. Il cfo della Juventus, Marco Re, ha rimarcato non è all’ordine del giorno un aumento di capitale.

Segno meno (-0,51%) per Eni che domani mattina diffonderà i conti 2018. Gli analisti di Fidentiis, che hanno rating buy su Eni con prezzo obiettivo nel range 18-19 euro, indicano un utile netto adj a +27% nel quarto trimestre grazie al sostegno del balzo del petrolio, mentre la produzione è stimata a -1%. L’effetto valutario dovrebbe essere positivo del 3%. Fidentiis ritiene che la presentazione del nuovo piano il prossimo 15 marzo e il possibile avvio del piano di buyback rappresentano catalyst positivi per il titolo nel breve termine.