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Piazza Affari apre l’ottava in rosso, bene Italgas e Leonardo

16 Luglio 2018 17:44

Incipit di ottava senza smalto per Piazza Affari. L’indice Ftse Mib segna in chiusura un calo dello 0,32% a quota 21.822 punti. Sul mercato si continua a guardare alle tensioni commerciali con Donald Trump che ha parlato di Ue come “nemico” degli Usa. Domani attesa per l’audizione al Congresso di Jerome Powell (Fed). Indicazioni in linea con le attese dal Pil cinese (+6,7% annuo nel secondo trimestre), così come dalle vendite al dettaglio statunitensi (+0,5% m/m), i due riscontri macro più importanti della giornata.

Rialzo nell’ordine dell’1,4% per Leonardo che, insieme a Milestone Aviation, società di leasing appartenente a GE Capital Aviation Services, è stata scelta da Aramco Overseas Company, società del gruppo Saudi Aramco, per il suo programma di rinnovo della flotta di elicotteri medi (17 elicotteri AW139 e opzioni per ulteriori quattro esemplari).

Tra i migliori ti9toli di giornata anche Italgas (+1,73% a 4,81 euro) con Morgan Stanley che stima a partire dal 2019 migliori prospettive per gli utili di tutte le principali utility italiane esposte principalmente sul mercato regolato. Morgan Stanley ha una posizione equlawight su Italgas con target price alzato a 5,2 euro. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore la società punta a chiudere l’esercizio 2018 con un margine operativo lordo collocabile in un intervallo compreso tra gli 810 milioni e gli 830 milioni di euro.

Prevalenza degli acquisti sui titoli bancari (+1% Ubi Banca, +0,67% Bper) che hanno trovato sponda nel calo dello spread e nei numeri trimestrali di Deutsche Bank, che ha sfornato utili e ricavi oltre le attese. Intanto oggi sono arrivati i dati mensili dell’ABI che evidenziano sofferenze nette – ossia quelle al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse – che in 17 mesi si sono ridotte di oltre il 43% scendendo sotto quota 50 miliardi di euro.

Pesante invece il settore oil con Saipem a guidare i ribassi con un tonfo del 4,27%. A condizionare l’umore del settore sono i forti ribassi del petrolio in scia alla notizia che l’Arabia Saudita ha detto di aver incrementato la produzione per alcuni clienti asiatici che chiedono più Arab Extra Light crude. Inoltre venerdì scorso il ministro dell’Energia russo Alexander Novak ha parlato di un possibile incremento della produzione.