Finanza Notizie Italia Giorgetti: piano manutenzione a settembre senza precedenti. Atlantia ha obbligo ricostruire ponte Genova’

Giorgetti: piano manutenzione a settembre senza precedenti. Atlantia ha obbligo ricostruire ponte Genova’

20 Agosto 2018 15:42

Un piano Mashall sulle infrastrutture che si incentri soprattutto sulla manutenzione. Lo ha annunciato in un’intervista rilasciata al quotidiano Il Messaggero il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, il leghista Giancarlo Giorgetti. Il governo, precisa Giorgetti, “è determinato a varare a settembre una grande operazione di messa in sicurezza infrastrutturale del Paese. Un piano che non riguarderà solo la rete autostradale, i ponti, i viadotti, gli acquedotti, ma anche le scuole e le situazioni di rischio causate dal dissesto idrogeologico. Sarà un’operazione di manutenzione senza precedenti, con investimenti ingenti in lavori pubblici. Negli ultimi anni il Paese e le sue strutture sono state trascurate, dimenticate. Si è pensato alle ‘Nuvole’, all’arredo urbano. Ora si torna a garantire le strutture di base, l’essenziale”.

E “su questo fronte non esistono deficit, Pil, o parametri europei che tengano, avverte Giorgetti, confermando la sfida del governo M5S-Lega a quel tetto del 3% per il deficit-Pil che, secondo le regole europee, non dovrebbe essere sforato da nessun paese dell’Eurozona.

“Siamo convinti che l’Unione sarà ovviamente benevola. In più, snelliremo tutte le procedure, a partire dal codice degli appalti che va totalmente rivisto, dato che non permette di arrivare in tempi ragionevoli alla realizzazione degli interventi”.

Riguardo alle intenzioni del governo M5S-Lega su come procedere nei confronti di Autostrade, la società che ha in gestione il tratto autostradale in cui si è verificato il crollo del ponte Morandi a Genova, Giorgetti ha reso noto che “è partita da poche ore una lettera del governo in cui abbiamo contestato ad Autostrade la responsabilità del crollo”.

A questo punto, “sta adesso alla società rispondere. Ci saranno tutte le verifiche del caso. C’è una inchiesta penale, con ipotesi di reato gravissime e i risultati dovranno arrivare al più presto: non possiamo accettare che certe situazioni si protraggono all’infinito e si arrivi a prescrizione come per la strage di Viareggio“.

Detto questo, Giorgetti oggi ha affermato che Atlantia “ha l’obbligo di ricostruire” il ponte di Genova, aggiungendo che quest’obbligo non ha nulla a che vedere con “la responsabilità”.

Intervenendo al Meeting di Cl, il braccio destro di Matteo Salvini ha sottolineato che “c’è un atteggiamento uniforme da parte del governo nei confronti di Autostrade che dovrà rispondere. Aspettiamo le loro risposte e poi decideremo”.

Allo stesso tempo, oggi il vicepremier Matteo Salvini ha detto la sua sul caso. Nel far visita ai senzatetto e ai degenti curati dall’Opera Cardinal Ferrari Onlus di Milano, il ministro dell’Interno ha definito “follia” accusare il governo per il tonfo che il titolo Atlantia sta soffrendo in Borsa.

“Probabilmente perdono soldi in Borsa perché è caduto un ponte, non perché Salvini è brutto e cattivo. Se Autostrade fosse al suo posto, il titolo sarebbe al suo posto. Ho parlato con alcune vedove e orfani della tragedia di Genova, per me prima del titolo di Atlantia in Borsa vengono loro”.

Riguardo all’iter per la revoca della concessione ad Atlantia, società controllante di Autostrade, “ci vorranno alcune settimane” per definire le modalità con cui bisognerà procedere: “Stiamo studiando e lavorando, di certo non faremo regali che sono stati fatti in passato. Non c’è un pubblico buono e un privato cattivo, o viceversa. Ma bisogna fare i controlli” e “le colpe di Autostrade sono evidenti al di là dell’evidenze processuali che dovessero emergere”.

Ancora prima, intervistato da Agorà estate (Rai 3), Salvini aveva chiarito:

“Faremo quello che serve, è utile e giusto, senza guerre di religione: io non sono pro o contro Autostrade, pro o contro i Benetton: i privati nel 90 per cento dei casi fanno bene, penso ai privati che gestiscono la sanità, ai privati che gestiscono le scuole paritarie, che se non ci fossero sarebbe un disastro, in questo caso il privato ha fatto un disastro ed è molto ben pagato”.