Notiziario Notizie Italia Confcommercio: tra bollette, casa, sanità costo “spese obbligate” sale a 7300 euro pro capite

Confcommercio: tra bollette, casa, sanità costo “spese obbligate” sale a 7300 euro pro capite

10 Agosto 2018 15:47

spesaDopo una crescita inarrestabile negli ultimi venti anni, dal 1995 al 2014, le spese obbligate degli italiani invertono la rotta e mostrano una flessione. Lo rivela uno studio della Confcommercio secondo cui la quota di spese obbligate – dall’energia elettrica ai ticket sanitari, passando per le assicurazioni – sul totale dei consumi delle famiglie diminuisce di un punto percentuale passando dal 41,8% del 2014 al 40,7% del 2018. Ma nonostante il calo, questa quota rimane comunque l’aggregato più significativo e le spese per i beni rappresentano il 37,7%, quelle per i servizi il 21,6%, arrivando a pesare oltre 7.200 euro l’anno pro capite.

Quali sono le spese obbligate più pesanti

All’interno delle spese obbligate, per le quali si stima un importo, al 2018, di 7.268 euro, quasi 4.200 euro (poco più del 57%) vengono assorbiti da quelle relative all’abitazione (affitti effettivi e imputati, manutenzione ordinaria dell’abitazione, energia, acqua, smaltimento rifiuti, ecc.). Questa voce, unitamente alle spese per la sanità, è risultata, in termini di valori, in crescita in tutto il periodo preso in esame. Su tali andamenti hanno pesato anche le esigenze di finanza pubblica, che hanno portato gli enti erogatori dei servizi – come nel caso dello smaltimento dei rifiuti – a frequenti aumenti dei prezzi (tariffe). Inoltre, le esigenze di risanamento degli squilibri di bilancio regionali imputabili alla spesa sanitaria, hanno accresciuto la quota di partecipazione richiesta ai cittadini (ticket su farmaci, prestazioni diagnostiche e ambulatoriali etc.). Infatti, la spesa sanitaria pro capite, dopo aver toccato il punto di minimo nel 2007 (3,1% come quota), si è riportata su valori appena superiori a quelli di inizio periodo.
Per quanto attiene alle spese obbligate legate alla mobilità – assicurazioni e carburanti – dopo la battuta d’arresto, in termini di spesa pro capite, registrata nel periodo recessivo nell’ultimo biennio si è riscontrata un’inversione di tendenza. Tale andamento è derivato in larga parte dagli aumenti dei prezzi dei carburanti, 2 su cui hanno pesato i progressivi incrementi del petrolio, le cui quotazioni sono passate da poco meno di 45 dollari nel 2016 ai 75 degli ultimi mesi.

Codacons: consumatori tartassati da spese obbligate

I consumatori italiani sono letteralmente “tartassati” dalle spese obbligate che arrivano a pesare quasi 7.300 euro l’anno pro capite. Lo afferma il Codacons, commentando lo studio diffuso oggi da Confcommercio. “L’indagine dei commercianti conferma l’allarme lanciato a più riprese dal Codacons circa l’impatto delle spese fisse sui bilanci delle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – La forte incidenza dei costi per salute, abitazione, trasporti, assicurazioni, ecc. modifica radicalmente le abitudini degli italiani, al punto da ridurre la quota destinata all’alimentazione, che nel 2018 cala al 15,0% dal 15,2% del 2014. In sostanza le famiglie, per far fronte ad affitti e bollette, rinunciano al cibo e mangiano meno e peggio”.

Ad aggravare tale situazione – aggiunge il Codacons – è la crescita esponenziale delle tariffe legate all’abitazione, come quelle relative ad affitti, rifiuti e acqua, voci che gli utenti sono costretti a pagare anche in presenza di un peggioramento dei servizi resi dagli enti locali.