News Finanza Notizie Italia Banco Bpm: chiusa emissione Additional Tier 1 per 300 mln, cedola semestrale fissata all’8,75%

Banco Bpm: chiusa emissione Additional Tier 1 per 300 mln, cedola semestrale fissata all’8,75%

12 Aprile 2019 08:39

Banco Bpm ha portato a termine con successo l’emissione inaugurale di strumenti Additional Tier 1 per un ammontare pari a 300 milioni di euro, destinata agli investitori istituzionali. Lo ha reso noto la banca guidata da Giuseppe Castagna in un comunicato nel quale indica che l’operazione s’inserisce nell’ambito dell’efficientamento della struttura di capitale.

In particolare, la società spiega che i titoli sono perpetui e potranno essere richiamati dall’emittente, in base a quanto stabilito dalla normativa in vigore, a partire dal 18 giugno 2024; in caso di non richiamo, la call potrà essere esercitata ogni 5 anni. La cedola semestrale, non cumulativa, è stata fissata all’8,75%, rispetto a una prima indicazione di 8,875%, derivante dal positivo riscontro degli ordini ricevuti. Nel caso in cui la facoltà di rimborso anticipato prevista per il 18 giugno 2024 non venisse esercitata, verrà determinata una nuova cedola a tasso fisso sommando lo spread originario al tasso mid swap in euro a 5 anni da rilevarsi al momento della data di ricalcolo. Tale nuova cedola resterà fissa per i successivi 5 anni (fino alla successiva data di ricalcolo). Il pagamento della cedola è totalmente discrezionale e soggetto a talune limitazioni.

Gli investitori che hanno partecipato all’operazione sono principalmente fondi (circa 88% del totale), mentre la distribuzione geografica è risultata principalmente internazionale (67% di cui 40% circa da UK) e Italia (33%). Il titolo prevede un meccanismo di riduzione a titolo temporaneo del valore nominale qualora il coefficiente del capitale primario di classe 1 della Banca o del Gruppo (Cet1 Ratio) divenisse inferiore al 5,125%.

Barclays e Goldman Sachs hanno agito in qualità di Global Coordinators e Joint Bookrunner, insieme a Banca Akros, BNP Paribas, JP Morgan e UniCredit in qualità di Joint Bookrunners.